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Il fastidioso “gomito del tennista”

L’epicondilite, più conosciuto come gomito del tennista, è un forte dolore che interessa l’articolazione del gomito e costringe chi ne soffre a tenerla più ferma possibile.

Le cause di solito si possono far risalire a piccoli traumi che con il tempo diventano sempre più importanti e creano il fastidioso dolore. Il nome “gomito del tennista” deriva dal fatto che il tennis è lo sport che più di ogni altra cosa impone movimenti che mettono sotto pressione il gomito e le sue articolazioni.

Il disturbo solitamente interessa persone di età compresa tra i 35 e i 50 anni che, in seguito a questo problema, possono rimanere bloccate con il gomito da 6 mesi fino a 2 anni, periodo in cui i malcapitati si prodigheranno in cure poco efficaci.


Le cure piu’ comuni sono il riposo, coadiuvato da antidolorifici, le iniezioni di corticosteroidi e la fisioterapia, considerato il metodo più veloce ed efficace per ricominciare a fare attività tennistica (ed anche il più costoso ed impegnativo).

Va aggiunto che, di solito, l’infiammazione dell’articolazione del gomito tende a passare da sola; è utile quindi, oltre al riposo e all’assunzione di antidolorifici, l’utilizzo della gomitiera Texilk: in un tempo relativamente breve il dolore tenderà a decrescere. Indossata durante la notte non comporta alcuna controindicazione, differentemente dalla cura ai corticosteroidi che possono anche causare danni agli stessi tendini e un conseguente aumento del dolore.

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